25 giugno Villa S. Michele passaggio delle cariche

11 Settembre - La teologia della bellezza

Un argomento attuale ed antico
nello stesso tempo ha coinvolto i soci del club con la presenza
del Prof. Don Emilio Lingiardii che ha trattato il tema con
riferimenti a contenuti sia filosofici che teologici.
Il Presidente del club Severina Donati De Conti ha introdotto la serata
presentando l'illustre relatore, che conseguì la laurea in "
Dogmatica" presso l' Università settentrionale di
Teologia , la laurea in “Lettere e Filosofia”
presso l' Università Cattolica, la libera docenza in "
Antropolgia " a Gerusalemme.
Tutti i soci presenti ben conoscono il relatore essendo Don Lingiardi anche Parroco della Cattedrale di Crema.
La bellezza é strada verso Dio e sinonimo anche di verità
, lo " splendor veritatis" é parte integrante del concetto di
bellezza il cui significato si estende anche all'ordine cosmico,
all'armonia ed alla misura. I libri sacri dell''Antico Testamento
testimoniano l'esistenza di una stretta e sottile correlazione
tra il pensiero religioso ed il concetto di bellezza il quale, spesso,
é anche sinonimo di " bontà " . Nella bellezza della
Creazione Dio disse : " e questa fu cosa buona ".Tutto ciò viene
tradotto anche nei rapporti umani e nell'incontro tra uomo e donna . Ne
abbiamo un fulgido esempio nel " Cantico dei Cantici" che
rappresenta l' inno alla bellezza ed alla unità tra anima e
corpo, tra spirito e materia.
Ma anche la bellezza di Gerusalemme, modello di ogni città,
rappresenta il riferimento architettonico a cui molte
città dovrebbero ispirarsi. La bellezza quindi é un dono
da perseguire e da diffondere ed anche, in senso concreto,
al fine di una maggiore valorizzazione e protezione dell'ambiente che
ci circonda. Solo " la bellezza salverà il mondo " dice
Dostoevskij. Gli artisti dovrebbero essere "creatori di bellezza " ed
il Papa Giovanni Paolo II a loro aveva dedicato la sua " lettera"
. Il Papa Benedetto XVI , dando continuità alle
parole del suo predecessore, li incontrerà nel prossimo
mese di novembre nella Cappella Sistina ed oggetto di questo incontro
saranno gli approfondimenti riguardanti
l’argomento.
1° ottobre - LC CREMA HOST, LC CREMA GERUNDO, LEO CLUB CREMA IN
INTERMEETING PER VISITA GOVERNATORE 2009

Il LC Crema Host (presieduto da
Severina Donati), il LC Crema Gerundo (presieduto da Andrea Goldaniga) ed il
Leo Club Crema (presieduto da Roberto Vailati), in intermeeting, hanno ricevuto
il Governatore Renato Sambugaro. Il DG ha apprezzato l’interesse per le
iniziative concrete che ogni club mette in atto a favore della città: aiuti al
Centro di Riabilitazione Equestre, al Centro Emodialisi dell’Ospedale Maggiore di
Crema ed alla cultura del territorio con pubblicazioni di opere tanto inedite e
rare, quanto preziose, per richiamare alla mente la tradizione storica e
poetica di Crema. L’intermeeting è stato molto apprezzato dal DG, che ha
sottolineato che lo stare insieme è ricchezza, al fine di elaborare progetti e
scambi di utilità comune.
L’interesse dimostrato dai tre
Clubs per la propria città è sinonimo di amore e passione per un patrimonio
culturale che ci appartiene e funge da stimolo per motivare l’appartenenza
all’Associazione. Il DG si è dichiarato ampiamente soddisfatto del lavoro che i
Soci stanno svolgendo, sottolineandone l’operatività e l’amicizia dinamica,
fattori alla base del servizio. In particolare, Sambugaro ha aperto il suo
cuore ai Leo, gruppo compatto ed amico, che lavora senza risparmiarsi, vivendo ed attuando i propri progetti: “la
realizzazione –afferma- non è dietro l’angolo, quando la si raggiunge, pur
attraverso difficoltà, è perché è il cuore che ci guida….. sognare è vita, vita
è anche servire l’altro che è meno fortunato”.
La serata, all’insegna
dell’amicizia e della cordialità, ha vissuto un momento di commozione quando
Franco Maestri, socio del LC Crema Host, fine attore, ha letto una poesia
dialettale di un’importante poetessa cremasca, Rosetta Marinelli, bisnonna del
Presidente del LC Crema Gerundo che, a breve, farà pubblicare una sua raccolta.
30
OTTOBRE 2009 - PROF. ROMAIN RANIERO -
(UNIVERSITA' STATALE DI MILANO) "LA DONNA NEL FUTURISMO DI
MARINETTI"
Relatore è stato il prof. Romain
Rainero, docente di Storia Contemporanea presso l’Università degli Studi di
Milano, a cui la Presidente,
Severina Donati, è legata da pluridecennale amicizia e collaborazione di
studio. Il relatore ha sottolineato la dimensione di novità del Futurismo,
inteso come unico movimento che ha realmente dato all’Italia una fama
internazionale ed ha segnato una svolta epocale , rompendo “la vecchia lezione
e l’immobilismo dell’intellettualità italiana e mondiale”, tent’è vero che esso
ha raggiunto il Nord America, l’Africa, la Russia ed il Giappone, con la sua carica di
vitalità. Filippo Tommaso Marinetti, con il suo Manifesto, ha esaltato la
velocità, i motori, gli aerei, i l sole, la luna, la guerra, non, però, la
donna.
Al punto 9, anzi, appare il
disprezzo per lei, “elemento orizzontale di una vita vitale”. Perchè la donna è
considerata solo strumento di piacere? Per debolezza e per la paura che l’uomo
nutre di non poter dare alla propria virilità quella forza che il Manifesto gli
conferisce. L’incontro con Valentine de Saint-Point, provocatrice,
avanguardista e femminista, bella e seducente, nipote del poeta Lamartine, avrà
il merito di portare Marinetti ad un atteggiamento meno aggressivo verso le
donne. Valentine, dalla vita audace e
dissipata, in cerca di sentimenti tenebrosi e perversi, appassionata di
aviazione e di scherma, diviene amante
ed allieva di Marinetti e vive con lui una relazione difficile e tormentata,
convertendosi ai principi del movimento. Ella stessa pubblicherà il Manifesto
della donna futurista e, successivamente, l’ancor più scandaloso Manifesto
della lussuria: la donna, ora, vuole essere considerata alla pari dell’uomo,
esalta la violenza, l’aggressività, la sensualità, la propria natura istintiva
e dominatrice, aprendo la via dell’emancipazione femminile. Divenuta paranoica, Valentine si rifugerà in
Egitto, dove morirà povera, dimenticata ed in solitudine. La forte personalità
di questa e delle numerose donne futuriste ha inciso sui futuristi maschilisti,
che si sono resi conto di avere accanto a sè “compagne vere”, a cui riservare
un atteggiamento di rispetto anche nella dimensione di coppia.
Il prof.. Rainero ha
esaurientemente risposto alle numerose domande che i presenti gli hanno
rivolto, anche perchè ha potuto renderli
partecipi di momenti salienti e racconti
della sua vita professionale molto ricca ed intensa: docente di Storia ed
Istituzioni dei Paesi Afro-Asiatici all’Università
di Pavia, di Storia dei Trattati e di Politica Internazionale e di Storia delle
Esplorazioni Geografiche all’Università degli Studi di Genova, alla Sorbona di
Parigi, all’Università di Aix en Provence e di Nizza. Numerose anche le
onorificenze ricevute: il grado di Ufficiale della Legion d’Onore (da J.
Chirac, 1988), di Membro della Commissione Italiana di Storia Militare
(Ministero della Difesa, 2004), di
Grand’Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana (da C.A. Ciampi, 2005) e di
Grand’Ufficiale della Libia (da Gheddafi, 2008).
VOCI MEDIEVALI SULL’ASSEDIO DI CREMA
La profonda conoscenza del mondo
classico, dell’arte (è Presidente dell’Associazione “Amici del Museo” di Crema,
delle tradizioni della città (è direttore dell’Archivio Storico Diocesano),
della cultura e della storia di Crema, ha consentito al prof. don Giuseppe
Degli Agosti di tenere un’appassionata lectio magistralis sull’assedio di Crema
del 1160.
Il LC Crema Host, in un’annata
improntata alla cultura ed alla storia, sotto la guida della Presidente, Severina
Donati, ha proposto una commossa e sofferta rievocazione della distruzione
della città, attraverso le voci di due importanti storici medievali (Ottone
Morena, intellettuale colto della borghesia comunale, fautore del Barbarossa,
probabilmente presente all’assedio; Rahewino, acuto cronista di parte imperiale
del XII sec.) e di due poeti (Gunther,
monaco, autore de “Le imprese di Federico Barbarossa”, in esametri; l’Anonimo
Bergamasco, che ha narrato le gesta dell’imperatore fino al 9 agosto 1160).

Con autentica passione, sicuro amore per la sua città e
compartecipazione al dramma della distruzione di Crema, il prof. don Degli
Agosti ha proposto una sofferta lettura di passi dagli autori sopra citati,
riguardanti la cronaca, i preparativi e la dinamica dell’assedio. E’ stata
comunque evidenziata dalle fonti, seppure di parte avversa ai Cremaschi, la
loro strenua e lunga resistenza, da luglio a gennaio 1160. Significativi i
racconti riguardanti gli ostaggi, legati al “castello” del Barbarossa, che hanno
nobilmente sacrificato la loro vita, animati da un eroismo senza limiti. Quando
l’imperatore vide che Cremaschi e Milanesi, nonostante i loro concittadini
fossero in pericolo, non desistevano dallo scagliare pietre, comandò di
toglierli dal “castello”, che venne successivamente ritirato per essere
riparato. L’assedio si è concluso con la scelta, da parte dei Cremaschi, di
arrendersi, ma con onore.
Il LC Crema Host, ancora una
volta, ha offerto un’intensa pagina di storia della propria città, destinata a rimanere
nel ricordo dei numerosi convenuti, con i quali il relatore ha tenuto
un’interazione costruttiva e brillante.
Festa degli
auguri di Natale

Alla
presenza del Past President del Consiglio dei Governatori Rocco
Tatangelo, la festa degli auguri di Natale quest'anno é iniziata
con un'eccellenza della città : l'Istituto Civico Musicale
Folcioni e il suo " Coro di voci giovanili " fondato e diretto dal
Maestro Giuseppe Costi. . La presidente del Lions Club Crema Host
Severina Donati De Conti ha dato inizio alla serata augurale . Una rosa
di brani natalizi ha introdotto la lieta conviviale sconfinando dalle
tradizioni internazionali a quelle popolari, dalle tradizionali ninne
nanne a brani di insigni autori. Il Maestro Giuseppe Costi , accanto
alla preparazione umanistica, ha studiato pianoforte e organo
diplomandosi presso il Conservatorio " G. Nicolini " di Piacenza. In
Germania, a Lichtenberg , si é dedicato nel 1990 allo studio
funzionale della voce , un particolare settore del canto che ottimizza
la capacità espressiva connessa ad elementi quali l'ambiente , i
suoni e altri fattori sensoriali . L'aspetto pedagogico dell'argomento
é rappresentato dall' osservazione, l'analisi e lo sviluppo
della voce come particolare strumento umano.
Successivamente Paola Orini ha presentato un nuovo socio , accolto con
gioia dal Club : la dott.ssa Maria Sangiovanni, psicolga , mediatrice
familiare e Presidente dell' Associazione Familiare " Canguro " per gli
affidi familiari. La serata é stata condotta da Ambra Chiara
Sangiovanni, con la competenza e la nota professionalità che la
caratterizzano.
CONVIVIALE CON IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
Il
LC Crema Host, presieduto da Severina Donati, ha incontrato il
Presidente della Provincia di Cremona, dott. Massimiliano Salini e
l’Assessore provinciale prof. Paola Orini (socia dello stesso Club) in
un’interessante conviviale, durante la quale i due relatori hanno
proposto le loro esperienze di amministratori pubblici ed i loro
progetti futuri. Salini ha motivato la sua candidatura con l’innato
interesse per l’”uomo” e con l’amore per una politica che sia
finalizzata al bene di tutti. Osservare attentamente le peculiarità del
territorio cremasco, intraprendente e dinamico, curare che non venga
snaturato, ma valorizzato nelle sue eccellenze coincide con la
creazione di un programma di governo che renda la politica meno
verbosa, ma più morale.
E’ necessario, secondo il Presidente,
facilitare ulteriormente la comunicazione con i grandi centri,
attraverso il potenziamento delle strade e del sistema dei trasporti.
Altra priorità consiste nell’operare relativamente al tema
dell’occupazione, problema che può risolversi attraverso la
collaborazione con sindacati e categorie. Salini afferma di aver dato
un’impronta nuova all’amministrazione provinciale, suddividendo il suo
ambito operativo in quattro macroaree, ciascuna costituita da dirigenti
e funzionari con competenze specialistiche, con compiti ben precisi e
con obiettivi ben definiti: una vera e propria “cultura organizzativa”
sta alla base del raggiungimento delle finalità che una politica vera
si propone. Fare marketing territoriale, istituire una gara per la
distribuzione del gas su scala provinciale, prestare attenzione al
settore idrico, alla raccolta rifiuti, all’igiene ambientale ed al
potenziamento delle eccellenze del territorio sono presupposti
fondamentali per una logica realistica, creativa ed appassionata, che
consentirà un’attività seria e concreta, da attuarsi “con passione,
sacrificio, rigore e fantasia”.
La prof. Paola Orini, Assessore
all’Istruzione, Formazione e Lavoro, nel sottolineare la fatica e
l’impegno che il suo incarico richiede, ha espresso la sua gioia per il
lavoro di équipe in atto nella Provincia, in sinergia con la Regione
Lombardia, rappresentata, alla conviviale, dal Vicepresidente ed
Assessore prof. Gianni Rossoni. La relatrice ha espresso lo sforzo
dell’Amministrazione nell’applicazione territoriale della riforma
scolastica, che mira “alla valorizzazione, non solo dell’imparare, ma
anche del saper fare”. Il problema istruzione deve essere inserito
nella logica del contesto territoriale. Per quanto riguarda il lavoro,
l’Assessore ha ribadito la permanenza di criticità, nonostante deboli
segnali di ripresa. Come si è affrontato il problema? Con la creazione
di un fondo di solidarietà, con incentivi alle aziende che assumono
personale e con la creazione di un tavolo permanente con le banche
legate al territorio, per rispondere ai bisogni delle famiglie.
Il
Vicepresidente ed Assessore della Regione, prof. Gianni Rossoni, ha
ribadito, in questo contesto la necessità della collaborazione fra
Provincia e livelli territoriali per superare la crisi e mirare allo
sviluppo, attraverso l’investimento sul capitale umano, costituito da
persone sempre più preparate pronte a ripartire. Suo auspicio è il
potenziamento ed il sostegno del “manifatturiero”, al fine di creare e
distribuire ricchezza .
L’Expo 2015, tema sollecitato dal socio
Enrico Villa, rappresenta un’opportunità per la valorizzazione del
nostro territorio, che dovrebbe proporsi mediante lo studio e la
creazione di itinerari volti a presentare le eccellenze relative, ad
esempio, al sistema idrico, ai modi di coltivazione e di allevamento,
alla lavorazione del latte, A questo proposito, a concludere la serata,
è intervenuto il PCC Rocco Tatangelo, che ha auspicato una
collaborazione più attiva fra Regione, Provincia, Comune e Lions, in
quanto “obiettivo comune è riportare l’uomo al centro della nostra
esistenza. Anche nella nostra Associazione ci sono molte eccellenze,
che dovrebbero essere coinvolte in un lavoro sinergico con le
Istituzioni per contribuire al miglioramento della società”.

SERATA DI FORMAZIONE CON I LIONS - Lions Club Crema Host, Lions
Club Castelleone, Leo Club in intermeeting per una pausa di
approfondimento.
Una buona occasione per analizzare in modo attento e accurato gli
aspetti riguardanti i rapporti tra Clubs, tra Distretto e Clubs,
tra i soci stessi, é stata offerta dall'intermeeting che si
é tenuto, sfidando le intemperie, il giorno 5 febbraio. Proprio
a causa della neve il momento di aggregazione non ha avuto la
presenza del Vicegovernatore Franco Rasi . L'intermeeting si é
svolto guidato dal Past Presidente del Consiglio dei Governatori Rocco
Tatangelo, socio del Lions Club Crema Host, e Adriana Cortinovis ,
secondo Vice Governatore Distrettuale e socio del Lions Club
Castelleone.
Alla presenza del delegato di zona Mario Bertazzoni e dei
Presidenti dei Clubs Luigi Manfredoni, Severina Donati e Roberto
Vailati, si é stabilito un colloquio tra soci e Officers mirato
all'applicazione delle norme di isviluppo culturale e sociale dei
Lions, riunite nell'acronimo M.E.R.L.
I relatori, con l'eperienza e la competenza che li
caratterizzano, hanno così esposto alcune osservazioni utili per
correlare tra loro le varie realtà.
All'esposizione é seguito un colloquio produttivo con i soci ai
quali sono state date appropriate risposte mirate ai principi di
formazione dei Lions e del loro rapporto con le istituzioni.

INTERMEETING LC CREMA HOST, CREMA SERENISSIMA, CASTELLEONE,
LEO CREMA: VECCHIE E NUOVE DIPENDENZE; BULLISMO.

Partecipatissimo e molto
interattivo l’intermeeting sul tema di studio nazionale organizzato dai Lions
Clubs Crema Host, Crema Serenissima, Castelleone e Leo Crema, presieduti
rispettivamente da Severina Donati, Claudio Bolzoni, Luigi Manfredoni e Roberto
Vailati. Il dott. Iginio Contardi, coordinatore distrettuale della Commissione
“Disagio Giovanile”, in virtù della sua pluridecennale e qualificata esperienza
medica esercitata soprattutto a contatto con i bambini ed i giovani, ha
tracciato un quadro esauriente e dinamico del panorama delle vecchie e nuove
dipendenze, collegate al fenomeno del bullismo. Partendo da un background
iconografico e letterario (quadri di Caravaggio e Carmina Burana), simbolo
dell’invito al bere ed alla trasgressione, il relatore ha spaziato dalle
farmacodipendenze alla classificazione delle droghe, diffuse, fino a poco tempo
fa, principalmente in una fascia di età compresa fra i 18-25 anni, ora il
target è sceso a 14 anni; il 13% è costituito da donne. Mentre agli inizi degli
anni ’70 il fenomeno era circoscritto ai grandi centri, ora dilaga dappertutto:
in Lombardia, purtroppo, si registra il maggior numero di assuntori che,
essendo spesso poliassuntori, assegnano all’Italia il triste primato per la
diffusione dei vari tipi di droghe. Disintossicazione e disassuefazione (la più
difficile da attuare) costituiscono la terapia delle tossicodipendenze, che
hanno determinato un aumento delle denunce per reati ad esse connessi del 737%.
Le nuove dipendenze, secondo un’indagine condotta dalla Società Italiana di
Pediatria, si fondano sull’abuso dei mezzi informatici, sul conformismo e
sull’identificazione con certi modelli di vita effimeri proposti dai media. In
tal modo, al fine di essere ammirati, rispettati (nel senso più negativo del
termine) e temuti, si esercitano atteggiamenti di prepotenza nei confronti dei
più deboli, che prendono il nome di “bullismo”, dal tedesco “bulle” (intimo
amico). La vittima perfetta si identifica, in genere, con il ragazzo
antipatico, che ama mettersi in mostra con gli insegnanti, che studia troppo,
che veste male ed è timido. Da questo identikit emergono l’intenzionalità, la
sistematicità e l’asimmetria di potere come elementi caratterizzanti il
fenomeno. Attualmente, circa il 55% di ragazzi ha assistito ad atti di bullismo
diretto (calci, minacce, percosse), o indiretto (ignorare, escludere, sparlare
della vittima), diffuso fra tutte le classi sociali. L’80% dei bulli fisici ha
problemi con la giustizia prima dei 21 anni e può incorrere in malattie
psichiatriche ed arrivare al suicidio.
Un’ altra nuova dipendenza è
costituita dal fumo (il 29% degli studenti di scuola media inferiore si è già
avvicinato alla sigaretta) e dall’alcool (in Italia scende a 12 ,2 anni l’età
media di assunzione).
Come porre rimedio a questa
situazione che sta progressivamente degenerando? Secondo il dott. Contardi, che
ha risposto con grande classe, garbo e competenza alle numerose domande
postegli, la soluzione va trovata nell’ambito famigliare, scolastico e sociale,
attraverso la proposta di modelli comportamentali coerenti, concreti e
positivi. Anche la cultura, lo studio e l’impegno sono “armi” da impugnare per
la riscoperta, la comprensione e l’attuazione dei veri valori della vita.
Alla serata, di grande spessore
lionistico ed educativo, hanno partecipato il PCC Rocco Tatangelo, il PDG
Giancarlo Cesaris ed il 2VDG Adriana Cortinovis Sangiovanni.
Il Vescovo presenta
l'Enciclica "Caritas in veritate"

S.E. il Vescovo di Crema, mons. Oscar
Cantoni, è stato l’ospite d’onore di un interessante
incontro organizzato dal LC Crema Host, guidato da Severina Donati. La
celebrazione della S. Messa è avvenuta nella chiesa di S.
Giovanni, considerata la chiesa “dei Lions”: proprio
l’Host, con un encomiabile service, l’ha riconsegnata alla
città dopo un lungo e prezioso lavoro di restauro progettato e
diretto dalla socia arch. Magda Franzoni, che ha provveduto anche al
reperimento delle cospicue risorse finanziarie necessarie allo scopo,
ringraziata pubblicamente da S.E. durante la celebrazione.
Dopo la conviviale, il Vescovo ha proposto una lettura critica
dell’ultima enciclica di Papa Benedetto XVI, la “Caritas in
Veritate”, uscita contemporaneamente al G8 dell’Aquila.
"La Carità nella verità, di cui Gesù s'è
fatto testimone" è "la principale forza propulsiva per il vero
sviluppo di ogni persona e dell'umanità intera": inizia
così l’enciclica indirizzata al mondo cattolico e "a tutti
gli uomini di buona volontà". Nell'Introduzione, il Papa ricorda
che "la carità è la via maestra della dottrina sociale
della Chiesa". D'altro canto, dato "il rischio di fraintenderla, di
estrometterla dal vissuto etico", va coniugata con la verità.
Lo sviluppo ha bisogno della verità. Senza di essa, afferma il
Pontefice, "l'agire sociale cade in balia di privati interessi e di
logiche di potere, con effetti disgregatori sulla società".
Benedetto XVI ha posto l’attenzione soprattutto ai problemi
sociali, alla crisi economica in atto ed alla tematica dello sviluppo
umano.
La Chiesa "non ha soluzioni tecniche da offrire", ha però "una
missione di verità da compiere" per "una società a misura
dell'uomo, della sua dignità, della sua vocazione".
Il Pontefice evidenzia che "le cause del sottosviluppo non sono
primariamente di ordine materiale". Sono innanzitutto nella
volontà, nel pensiero e ancor più "nella mancanza di
fraternità tra gli uomini e i popoli". "La società sempre
più globalizzata – rileva – ci rende vicini, ma non
ci rende fratelli". Bisogna allora mobilitarsi. affinchè
l'economia evolva "verso esiti pienamente umani".
Il Papa entra nel vivo dello sviluppo umano nel nostro tempo:
l'esclusivo obiettivo del profitto "senza il bene comune come fine
ultimo - osserva - rischia di distruggere ricchezza e creare
povertà". Dinnanzi a tali problemi, il Pontefice invoca "una
nuova sintesi umanistica". La crisi "ci obbliga a riprogettare il
nostro cammino", aprendoci alla figura di Dio ed accostandoci al
Vangelo, che ha a cuore la dignità di tutto l’uomo,
perchè è amore eterno e verità assoluta: principi
che devono illuminare i nostri rapporti sociali e che devono fungere da
guida etica.
Fraternità, Sviluppo economico e società civile
costituiscono il tema del terzo capitolo dell'Enciclica, che si apre
con un elogio dell'esperienza del dono, spesso non riconosciuta "a
causa di una visione solo produttivistica e utilitaristica
dell'esistenza". Lo sviluppo, "se vuole essere autenticamente umano",
deve invece "fare spazio al principio di gratuità".
Ciò vale in particolare per il mercato. "Senza forme interne di
solidarietà e di fiducia reciproca, il mercato non può
pienamente espletare la propria funzione economica"; dunque, ad essere
chiamato in causa è l'uomo, con "la sua coscienza morale e la
sua responsabilità".
Da qui emerge la nuova valutazione del fenomeno globalizzazione: "Non
dobbiamo esserne vittime, ma protagonisti - esorta il Papa- procedendo
con ragionevolezza, guidati dalla carità e dalla verità.
oltre che da un'etica “amica della persona".
In fondo, esorta il Papa ӏ necessario un effettivo
cambiamento di mentalità che ci induca ad adottare nuovi stili
di vita'". Uno stile che oggi, in molte parti del mondo “è
incline all'edonismo e al consumismo". Il problema decisivo, prosegue,
"è la complessiva tenuta morale della società". E
avverte: "Se non si rispetta il diritto alla vita e alla morte
naturale" la “coscienza umana finisce per perdere il concetto di
ecologia :umana" e quello di ecologia ambientale.
Il Papa fa quindi riferimento al principio di sussidiarietà,
l'antidoto più efficace contro ogni forma di assistenzialismo
paternalista" ed adatto ad umanizzare la globalizzazione. Sulla scorta
di tale lezione magistrale anche noi Lions prenderemo vigore per un
servizio attivo e consapevole del presente.
Intermeeting con ten. col. Michele Arcangelo Cozzolino

Luigi
Manfredoni (LC Castelleone), in collaborazione con Severina Donati (LC
Crema Host), Mario Samarani (LC Soncino), Carlo Ogliari (LC Pandino
Gera D’Adda Viscontea), Andrea Goldaniga (LC Crema Gerundo),
Claudio Bolzoni (LC Crema Serenissima) e Roberto Vailati (Leo Club
Crema), ha organizzato un intermeeting, dedicato alle missioni italiane
di pace all’estero, che ha avuto come illustre ospite in
qualità di relatore il ten. col. Michele Arcangelo Cozzolino,
Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri.
L’incontro, particolarmente sentito e partecipato, che è
stato realizzato in sintonia con le celebrazioni del 150°
anniversario dell’Unità d’Italia: in un momento di
crisi delle certezze, è importante che i Lions ed i Leo si
facciano promotori ed attori di sentimenti, valori, ricordi e
tradizioni che caratterizzano la nostra storia e connotano la nostra
umanità.
Il
ten. col. Cozzolino, in una serata coinvolgente e densa di commozione,
proprio perchè dettata da profonda motivazione, senso di
appartenenza all’Arma e consapevolezza dell’importanza
della missione, ha raccontato l’esperienza di pace vissuta da lui
e dalla sua squadra per nove mesi in Bosnia Erzegovina, divenuta
indipendente nel 1992. “Abbiamo lavorato con la polizia locale
– sostiene Cozzolino- in un contesto di grande collaborazione con
essa, per contribuire al mantenimento dell’ordine pubblico, per
svolgere compiti di controllo al fine di evitare atti terroristici, per
provvedere al recupero di ostaggi, al sequestro di armi, alla sicurezza
dei rifugiati e dei profughi, alla distribuzione di viveri e generi
necessari alla sopravvivenza di persone dilaniate dalla guerra
civile”. Le immagini-documento di momenti drammatici (la strage
del mercato, l’incendio della biblioteca di Sarajevo, stadi
simili a campi di concentramento, edifici sventrati e devastati), unite
ad altre che testimoniano la volontà dei Bosniaci di dimenticare
l’orrore di una guerra fratricida, di ricostruire una
città moderna, di recuperare la propria identità etnica,
hanno documentato il lungo lavoro svolto dai Carabinieri, che hanno
agito in contesti logisticamente molto difficili e pericolosi, in
condizioni climatiche ai limiti della sopravvivenza, accanto a
popolazioni stremate, costituite anche da molti bambini, a cui hanno
donato giocattoli, viveri e dolci, per aiutarli, nei momenti di maggior
pericolo, a cogliere una dimensione di speranza. Il ten. col. ha
presentato, con l’aiuto di alcuni filmati, esercitazioni atte a
mantenere l’ordine pubblico ed operazioni di sminamento da una
parte, dall’altra, il supporto sanitario, logistico ed umano ad
una popolazione annientata fisicamente e psicologicamente. Per tutta
questa incessante opera di pace i Carabinieri italiani si sono distinti
ed hanno rappresentato un notevole motivo di orgoglio per
l’Italia. La serata, iniziata con il ricordo commosso delle
vittime di Nassiriya, si è conclusa con il ritorno allo stesso
tragico fatto, che il ten. col. Cozzolino ha definito come “un
momento di unione dell’Italia sotto uno stesso tricolore... e
proprio lì abbiamo capito che tutti ci volete bene”.
"Historia di Crema" di
Pietro da Terno, copia anastatica riprodotta in cinquecento esemplaridel
testo cinquecentesco, mille anni di storia della città
La
cultura è il contenuto del “service” dell’anno 2009 – 2010 che il Lions Club
Crema Host ha rivolto a favore del territorio riproponendo le antichissime
origini della città di Crema attraverso un testo unico e irripetibile.
La
collaborazione fra la dott.ssa Francesca Moruzzi, direttrice della Biblioteca
Civica di Crema e la dott.ssa Severina Donati, presidente del Lions Club Crema
Host , curatrice della pubblicazione, con l’approvazione dell’Assessorato alla
Cultura del Comune, ha ottenuto il risultato di riportare alla luce uno scritto
di grande valore storico. Sono stati infatti riprodotti cinquecento esemplari
dell’ “Historia di Crema” di Pietro da Terno, l’antichissimo testo risalente al
1556, che conta ben 360 pagine e al quale tanti storici si sono ispirati. Il
testo quindi è originale ma la trascrizione, con regolare vidimazione notarile,
nota nella Biblioteca Civica come Manoscritto 7, fu fortunatamente effettuata
nel 1739 ad opera di Giuseppe Salomoni che impedì in tal modo l’irreperibilità e
la distruzione di una testimonianza che risale alle radici storiche della nostra
città.
Il prof. Romain H. Rainero, docente di Storia presso l’Università
degli Studi di Milano, con una breve introduzione, sottolinea come la
testimonianza storica del passato confermi il rapporto tra le generazioni e ne
rafforzi il valore. Mille anni di storia della città, dal cinquecentosettanta
dopo Cristo al millecinquecentocinquantasei, vengono in tal modo riportati alla
luce e possono diventare oggetto di ulteriori indagini sia da parte degli
studiosi, sia da parte di tutti gli appassionati di storia . Ma sono anche mille
anni di storia di tante altre realtà che, a quell’epoca, ebbero modo di
intrecciarsi agli avvenimenti storici del nostro territorio.
L’autore si
esprime con un linguaggio colorito attribuendo attenzione, nella stessa misura,
non solo ai fatti che abbracciano episodi di vasta portata storica, nella
maniera in cui videro Crema protagonista e nel modo in cui furono vissuti dalla
città e dai suoi cittadini, ma anche ai fatti popolari come espressione genuina
delle più antiche tradizioni.
Scambio
cariche
L'ultima conviviale del LC
Crema Host, guidato da Severina Donati, ha avuto come ospite d'onore il Questore
di Cremona, dott. Antonio Bufano, che ha illustrato ai numerosi ospiti la Carta
dei Servizi, utile per migliorare i rapporti con i cittadini e per dare un
efficace strumento di servizio. L'alto Ufficiale ha parlato di un 7,4% di
diminuzione di rapine e furti, ma di un aumento di reati predatori e su web.
Dobbiamo, pertanto, migliorare e sfruttare al meglio le risorse che abbiamo, per
realizzare l'obiettivo nazionale di "una maggior sicurezza insieme". Il dott.
Bufano ha ribadito la necessità della collaborazione di tutti i cittadini, che
devono essere molto vigili, adottare opportuni accorgimenti, atti alla
prevenzione dei reati, e fornire segnalazioni all'Autorità, in caso di
situazioni di pericolo.
Durante la serata è stata consegnata la Melvin Jones
Fellow al prof. Ugo Serra, per la sua lunga e costruttiva militanza nel LC Crema
Host, di cui è entrata a far parte, essendo uscita dai Leo, la nuova socia Edila
Rinaldi. Anche il Tesoriere Enzo Colosio ha ricevuto dal Club un riconoscimento,
per avere svolto questo incarico con precisione ed assiduità per sette anni
consecutivi.
Severina Donati, poi, ha identificato tutti i services attuati
durante la sua presidenza: contributi all'Associazione "Donne contro la
violenza", da 20 anni presente sul territorio, al Centro di Aiuto alla Vita,
all'Ippoterapia (con il notevole apporto della raccolta fondi delle consorti dei
soci), alle Cure Palliative, alla S. Vincenzo ed all'AIMA.
La serata,
allietata dalla tastiera del bravissimo Michele Bargigia, si è conclusa con il
passaggio del martelletto da Severina Donati a Riccardo Murabito, il cui motto
sarà "In maniera sinergica".